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SOCIETÀ’ SPORTIVA DILETTANTISTICA

SILVER GYM

ALFA – PACLA CLUB a R.L.

C.F. e Registro Imprese PESCARA n. 91106960684 – P. Iva 02241380688
Via Giannina Milli 12/18 – 65126 PESCARA PE
Numero R.E.A. PE 405351
Capitale Sociale € 50.000,00 i.v.

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO
DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA
e
CODICE DI CONDOTTA
A TUTELADEI MINORI
E PER LAPREVENZIONE DELLE MOLESTIE,
DELLA VIOLENZA DI GENERE
E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE

Approvazione Verbale Assemblea Soci 15/6/2024
Responsabile nominato Alfredo Ciarfella

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO
DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

Premesso che:
• il Centro Sportivo Educativo Nazionale (d’ora in poi “CSEN”) ha emanato le Linee Guida
per la predisposizione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei
codici di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di
genere e di ogni altra condizione di discriminazione prevista dal D.Lgs 11 aprile 2006, n.
198 o per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento
sessuale.
• con lo scopo di prevenire e contrastare gli abusi, le violenze e le discriminazioni di cui
all’art. 1, comma 1, è stato istituito presso CSEN il Safeguarding Office.
• le Associazioni e le Società sportive affiliate CSEN devono predisporre e adottare in
Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva nonché codici di condotta ad esse
conformi, che vanno pubblicati sul sito internet dell’Affiliata, affissi presso la sede e
comunicati al Safeguarding Office presso CSEN.
Considerato che:
• lo CSEN si impegna a tutti i livelli della sua organizzazione per favorire la tutela di
associati e tesserati delle proprie affiliate, specie se minorenni.
• dal 1° gennaio 2025, l’adozione dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività
sportiva e dei codici di condotta è condizione per l’affiliazione o riaffiliazione
dell’Associazione o della Società sportive affiliata CSEN.
Quanto sopra premesso e considerato, la
SOCIETÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA SILVER GYM ALFA – PACLA CLUB a R.L.
(di seguito, in breve SSD SILVER GYM) C.F. e Registro Imprese PESCARA n. 91106960684 – P. Iva
02241380688 Via Giannina Milli 12/18 – 65126 PESCARA (PE), Numero R.E.A. PE 405351
Capitale Sociale € 50.000,00 i.v., affiliata CSEN, ha redatto e adottato tramite verbale di
assemblea del 15 giugno 2024
il presente Modello organizzativo e di controllo dell’attività
sportiva (di seguito, in breve il Modello) utilizzando le linee guida pubblicate dallo stesso CSEN.
Il Modello si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività della SSD
SILVER GYM, indipendente dalla disciplina sportiva praticata. Ha validità quadriennale dalla data
di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario, al fine di recepire le
eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali
ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI e le raccomandazioni
dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding, nonché dallo CSEN.
L’obiettivo del Modello è di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la
dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori e garantiscano l’uguaglianza
e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.
Il presente Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva deve essere:
– pubblicato sulla homepage del sito dell’Associazione;
– affisso nella sede della medesima;
• comunicato al Safeguarding Office presso lo CSEN, per la tutela dei tesserati dagli abusi e
dalle condotte discriminatorie, insieme alla nomina del Responsabile contro abusi,
violenze e discriminazioni
, anch’essa avvenuta con verbale di assemblea del 15 giugno
2024
Definizioni
Per violenza e abuso s’intende ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisica o mentale,
di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale.
Per abuso nel campo dello SPORT si intende l’insieme di tutti quei comportamenti, adottati da
tecnici, educatori e dirigenti, non finalizzati ad assicurare il benessere del soggetto/dei soggetti
che è/sono legato/i allo CSEN da un vincolo fiduciario che poggia sull’etica dello SPORT.
A titolo esemplificativo per abuso si può intendere:
• non rispettare i tempi di crescita fisio-psicologica del soggetto;
• operare nell’ottica della selezione precoce non utilizzando le metodologie, la pedagogia e le
didattiche partecipative;
• spingere verso il primato del risultato, della vittoria ad ogni costo, all’affermazione di sé contro
gli altri;
• l’uso di linguaggi, atteggiamenti, comportamenti e metodi coercitivi e non partecipativi o che
sottolineino differenze di genere o pregiudizi culturali;
• il dirigismo nei rapporti, l’impedimento alla libera circolazione dei tesserati minorenni tra una
associazione e l’altra.
Diritti e doveri
A tutti i tesserati della SSD SILVER GYM sono riconosciuti i diritti fondamentali:
• a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito
associativo;
• alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di
discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età,
identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione
patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
• affinché la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni
risultato sportivo.
Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva,
in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le diposizioni e le prescrizioni a tutela
degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.
I tecnici, i dirigenti, i soci, gli istruttori, i volontari e tutti i tesserati sono tenuti a conoscere il
presente Modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie,
della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la
tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie.

Prevenzione e gestione dei rischi
Comportamenti rilevanti

Ai fini del presente Modello, costituiscono comportamenti rilevanti:

• l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il
confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa
incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o
alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti
digitali;
• l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui percosse, soffocamento,
schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare
direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che
danneggi l’integrità psicofisica del tesserato. Tali atti possono anche consistere nell’indurre
un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica
inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque
doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il
consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
• la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura
sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o
comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni
sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione
sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a
contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
• l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza
contatto o con contatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto,
manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre
in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in
condizioni e contesti non appropriati;
• la negligenza: il mancato intervento di un socio, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in
ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli
eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente Modello, omette di
intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un
pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico
disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;
• l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico,
educativo ed emotivo;
• l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto
di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico
il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;
• il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un
singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social
network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel
corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un
dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e
sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una
condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni,
critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance
sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di
danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);
• i comportamenti discriminatori; qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un
effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali,
disabilità, età o orientamento sessuale.
I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di
persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network e
blog.
Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
La SSD SILVER GYM ha nominato il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo
scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui tesserati
nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi.
Il Responsabile vigila sull’adozione e sull’aggiornamento del Regolamento e del Codice di condotta
e può adire le autorità giudiziarie e amministrative competenti in caso di comportamenti illeciti o
supposti tali da parte di uno o più soggetti facenti parte dello staff o dei tesserati della SSD SILVER
GYM.
In caso di violazioni di legge, tale figura ha l’obbligo di informare il Safeguarding Office del
CSEN, organismo cui potrà in ogni caso rivolgersi per ricevere supporto.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dovrà partecipare ai seminari informativi
organizzati dallo CSEN e/o dalle federazioni alla quale la SSD SILVER GYM è affiliata.
Certificazioni per i collaboratori
Il reclutamento delle risorse umane deve tenere conto non solo dell’idoneità psico-fisica del
collaboratore / istruttore, ma anche della sua onorabilità. A tal fine, la SSD SILVER GYM, prima di
assegnare un incarico di qualsiasi tipo, deve procedere all’acquisizione delle idonee certificazioni
rilasciate da parte delle autorità competenti relative a eventuali precedenti penali (tramite
acquisizione del Casellario giudiziale). Si evidenzia che anche per gli incarichi entrati in vigore
prima dell’adozione del presente Modello, la SSD SILVER GYM ha già proceduto all’acquisizione
delle suddette certificazioni per tutti i sui collaboratori
.
Ogni collaboratore, dirigente, socio e volontario che svolge la propria attività per la SSD SILVER
GYM a contatto con minori deve visionare e sottoscrivere il Codice di condotta a tutela dei minori
e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di
discriminazione, rispettandone ogni singola parte.
Formazione dello staff
La formazione, che sarà annuale e potrà essere interna alla SSD SILVER GYM, dovrà aver a
oggetto i seguenti argomenti:
a) tutela dei minorenni, Policy della SSD SILVER GYM, Policy dello CSEN e procedure per il
suo rispetto e attuazione;
b) abusi, maltrattamenti e discriminazioni nella legislazione nazionale e internazionale;
c) come riconoscere e rispondere ai segnali di abuso;
d) informazioni e supporto alle vittime;
e) modalità di selezione del personale tecnico-educativo;
f) casistiche specifiche realmente accadute.
Uso degli spazi
Deve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso alla SSD SILVER
GYM durante gli allenamenti e le sessioni prova di tesserati minorenni a coloro che esercitano la
responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura dei tesserati ovvero a loro delegati.
Presso le strutture in gestione o in uso alla SSD SILVER GYM devono essere predisposte tutte le
misure necessarie a prevenire qualsiasi situazione di rischio.
Durante le sessioni di allenamento è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente ai tesserati
della SSD SILVER GYM.
Durante le sessioni di allenamento non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o
genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o socio-dirigente e
comunque solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto i 6 anni di età o con disabilità
motoria o intellettivo/relazionale.
In caso di necessità, fermo restando il tempestivo allertamento del servizio di soccorso sanitario
qualora necessario, l’accesso è consentito al medico sociale o a un tecnico formato sulle procedure
di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei
confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere
presente almeno un’altra persona (es. atleta, tecnico, dirigente, socio, istruttore, collaboratore).
Trasferte
In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, ai tesserati dovranno essere riservate
camere, eventualmente in condivisione con atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui
alloggeranno i tecnici, i soci-dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta
tra il tesserato e l’accompagnatore.
Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sui tesserati,
soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e
morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente Modello.
Tutela della privacy
A tutti gli atleti (o esercenti la potestà genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori, i volonatri,
i soci e i tesserati della SSD SILVER GYM all’atto dell’iscrizione/tesseramento e comunque ogni
qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul
trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR).
I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto
Regolamento e comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del contratto di cui gli
interessati sono parte, all’adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.
In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le
opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati
genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla
salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo
previo libero ed esplicito consenso dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di
adempimento di obblighi di legge e regolamenti.
La SSD SILVER GYM, fermo restando il preventivo consenso raccolto all’atto dell’iscrizione
/tesseramento, può pubblicare sui propri canali di comunicazione fotografie ritraenti i tesserati
prodotte durante le sessioni di allenamento o gara, ma non è consentita produzione e la
pubblicazione di immagini che possono causare situazioni di imbarazzo o pericolo per i tesserati.
La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dalla SSD SILVER GYM contenente dati
personali dei tesserati, fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo
l’inaccessibilità alle persone non autorizzate al trattamento dei dati. In caso di perdita,
cancellazione, accidentale divulgazione, data breach, ecc., deve essere data tempestiva
comunicazione all’interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali.
Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la protezione dei dati
personali, se la violazione dei dati personali comporta un rischio per i diritti e le libertà delle
persone fisiche.
Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente
formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei
dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie di dati personali.
Inclusione e parità
La SSD SILVER GYM garantisce a tutti i propri tesserati pari diritti e opportunità,
indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere,
orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita,
fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
La SSD SILVER GYM si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre
associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con
disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti atleti, nel gruppo di atleti tesserati
per la SSD SILVER GYM loro coetanei.
La SSD SILVER GYM s’impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal
punto di vista economico o familiare, favorendo la partecipazione di suddetti atleti alle attività
della SSD SILVER GYM anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi,
convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio.
Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni
Segnalazione dei comportamenti lesivi

Presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri
tesserati, soprattutto se minorenni, devono essere tempestivamente segnalati direttamente al
Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite riservato colloquio, cui può seguire
eventuale ratifica scritta.
In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, il Responsabile deve a sua volta inviare
segnalazione al Safeguarding Office presso lo CSEN.
In caso di gravi comportamenti lesivi la SSD SILVER GYM deve segnalare i fatti di cui è venuta a
conoscenza all’Autorità Giudiziaria.
La SSD SILVER GYM deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia
forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede: presentato una
denuncia o una segnalazione; manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una
segnalazione; assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una
segnalazione; reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o
discriminazioni; intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di
safeguarding.
Sistema disciplinare e sanzioni
Comportamenti sanzionabili

A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:
• mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che
ne costituisce parte integrante (tra cui “Codice di condotta a tutela dei minori e per la
prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di
discriminazione”);
• violazione dolosa delle misure indicate nel presente Modello e della documentazione che
ne costituisce parte integrante, tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e
la SSD SILVER GYM in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;
• violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
• effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;
• violazione degli obblighi di informazione nei confronti della SSD SILVER GYM;
• violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e
diffusione nei confronti dei destinatari del presente Modello;
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• atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi
collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;
• mancata applicazione del sistema disciplinare.
Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico
intercorrente tra l’autore della violazione e la SSD SILVER GYM, nonché del rilievo e gravità della
violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono
diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o
dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto
dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa
posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato
dall’eventuale applicazione delle sanzioni, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti,
eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare
l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il
fatto.
Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i destinatari del
Modello attraverso i mezzi ritenuti più idonei.
Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti
I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente
Modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti della SSD SILVER GYM
e della documentazione che ne costituisce parte integrante sono definiti illeciti disciplinari.
Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che
devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
a) richiamo verbale per mancanze lievi. Incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo
verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure
della SSD SILVER GYM, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la
prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di
discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non
conforme alle prescrizioni contenute nel presente Modello, qualora la violazione non abbia
rilevanza esterna;
b) ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto. Incorre
nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo,
durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo
verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure della SSD SILVER GYM, le prescrizioni
del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza
di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività
nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel
presente Modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
c) multa in misura non eccedente l’importo di 5 ore di retribuzione; incorre nel provvedimento
disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione il
collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le
quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o
tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente Modello con
comportamenti quali: l’inosservanza dell’obbligo di informativa al Responsabile contro abusi,
violenze e discriminazioni; l’effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni
inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la
prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di
discriminazione; la violazione delle misure adottate dalla SSD SILVER GYM volte a garantire
la tutela dell’identità del segnalante; la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle
prescrizioni indicate nel presente Modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o
rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);
d) sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15. Incorre nel
provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un
massimo di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella
commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore
della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle
violazioni del Modello e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle
molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le
misure adottate dalla SSD SILVER GYM volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante
così da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o
penalizzazione nei confronti del segnalante;
e) risoluzione del contratto e radiazione dello stesso. Incorre nel provvedimento disciplinare
della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le
prescrizioni del presente Modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto
alla commissione di reati e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la
distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle
informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi,
violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.
Obblighi informativi e altre misure
La SSD SILVER GYM è tenuta a pubblicare il presente Modello e il nominativo del Responsabile
contro abusi, violenze e discriminazioni presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in
uso, nonché sulla homepage del sito istituzionale.
Al momento dell’adozione del presente Modello e in occasione di ogni sua modifica, la SSD
SILVER GYM deve darne comunicazione ai propri tesserati.
La SSD SILVER GYM deve:
• informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o
i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del presente Modello e del nominativo e dei
contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni;
• dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Safeguarding Office
presso lo CSEN;
• dare diffusione presso i propri tesserati di idonee informative finalizzate alla prevenzione
e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza
dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.
• prevedere adeguate misure per la diffusione o l’accesso a materiali informativi finalizzati
alla sensibilizzazione e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.
• prevedere un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la
responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle
specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e
discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.
• dare comunicazione ai tesserati o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità
genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti di ogni altra politica di
safeguarding adottata dallo CSEN cui è affiliata

CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI
E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE,
DELLA VIOLENZA DI GENERE
E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE

I destinatari del presente Codice di condotta sono i soci, gli istruttori, i tesserati, gli allenatori, i
dirigenti, i collaboratori e i volontari a qualsiasi titolo, livello e qualifica della SSD SILVER GYM.
I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei giovani tesserati, nonché della
creazione di un ambiente positivo e sicuro per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare
il buon esempio e ad essere un modello per gli atleti tesserati alla SSD SILVER GYM.
Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con gli atleti minori, sono obbligati a
rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione.
Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata e verificata secondo quanto
stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva.
Le misure e le sanzioni poste in essere potranno andare dall’ammonimento verbale fino alla
sospensione e alla cessazione della collaborazione.
Tutti i soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:
• rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti gli atleti coinvolti,
indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o
sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento
sessuale o qualsiasi altra ragione. All’istruttore si richiede un comportamento civile e anti
discriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività
che implicano un’ingiusta discriminazione nei confronti degli atleti;
• attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;
• incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina e la correttezza;
• non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti degli atleti,
genitori, , membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività;
• non tollerare o partecipare a comportamenti dei minori che siano illegali, o abusivi o che
mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/o mentale;
• sostenere e applaudire sempre gli sforzi dei giovani atleti e valorizzarli a prescindere dai
risultati, promuovendo la cultura dello sport e del divertimento;
• trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
• educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione;
• aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle
mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;
• rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva;
• considerare il benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti gli atleti al di sopra ogni
altra cosa;
• combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo tra i minori;
• ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti i tesserati;
• non umiliare o sminuire gli atleti o i loro sforzi durante una sessione di allenamento;
• non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o
perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
• non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;
• non avere atteggiamenti nei confronti dei minori che – anche sotto il profilo psicologico –
possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
• non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con atleti di età inferiore
ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento
sempre rispettoso e discreto;
• non avere relazioni con minori che possano essere in qualche modo considerate di
sfruttamento, maltrattamento o abuso;
• non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
• garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed
emotiva, all’esperienza e all’abilità degli atleti;
• lavorare insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e
il benessere di ogni atleta;
• non compiere mai abusi fisici;
• intessere relazioni proficue con i genitori degli atleti per la crescita e la tutela dei giovani
atleti;
• accertarsi sempre che i minori siano adeguatamente sorvegliati e che le attività siano
sicure;
• garantire che la salute, la sicurezza e il benessere degli atleti costituiscano obiettivo
primario rispetto al successo sportivo o qualsiasi altra considerazione;
• organizzare il lavoro, le partite, il luogo di lavoro e le attività in modo tale da minimizzare
i rischi;
• rispettare la privacy dei minori, specie in luoghi particolarmente sensibili quali devono
essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy dei minori;
• evitare di fare per i minori attività di carattere personale che essi stessi possano fare da
soli;
• garantire che qualsiasi trattamento di assistenza sanitaria (ad es. visita medica, assistenza
post infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente
supervisionato, piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto
terzo (altro atleta, adulto);
• evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;
• non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e,
al termine delle stesse, accertarsi che lascino la palestra accompagnati da un proprio
genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente
autorizzati a lasciare la palestra autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni
autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità
genitoriale sull’atleta minore;
• non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere i minori nelle
conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere
immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;
• non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui bambini
e sui ragazzi o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social
media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione online
personali, ecc.) in assenza della relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al
fine di poter conservare e/o utilizzare tale materiale prodotto;
• segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere degli atleti rivolgendosi al
Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in conformità a quanto disposto nel
Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva